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8.685 Replies to “Scrivi quello che vuoi”

  1. Sono qui seduta sul mio letto . A casa mia , finalmente ho un posto nel mondo . Una casa che ho comprato ai miei 29 anni . Si dico soli perché è stata ed è tutt’ora una sfacchinata. È stato difficile e tutt’ora mi sento sommersa da doveri e problemi da risolvere . Nonostante tutto sono felice di averla, di avere un posto che posso prendermi cura e posso sentire calore . Allo stesso tempo sento dentro di me una voce che in fondo non ho mai ascoltato . Ho voglia di andare , di stare scalza sentire la terra . Avere i capelli liberi di svolazzarmi sul viso. Sento che posso fare altro che il motivo per il quale sono qui in questo mondo non l ho ancora capito. Come posso diventare più egoista, più coraggiosa per ritrovare un equilibrio interiore?

  2. Ciao Bea, ciao a tutti. Sto malissimo la testa mi esplode, mio marito scappa da me i miei figli scappano da me. L’unica cosa che riesco a fare è piangere … Sento solo la paura la paura di essere abbandonata di nuovo. Paura di non farcela questa volta. Non vedo nulla di buono in me in quello che faccio che dico. Sento solo dirmi è “colpa tua” se ti tratto così è “colpa tua” se stai così è “colpa tua” se sei sola

    1. Ciao Rita, non so cosa ti sia successo realmente, ma so che chi ti dice frasi come “è colpa tua se ti tratto così” allora non tiene a te. È qualcosa di tossico. Tutti siamo stati fragili nella vita, ma chi ti ama davvero ti sta accanto e cerca di aiutarti e sostenerti. Un consiglio che posso darti e magari cercare un aiuto terapeutico che ti potrebbe aiutare a trovare il modo di amarti così come sei o di migliorare qualora ci fosse qualcosa che non va bene. Sii forte, e non pensare di non valere, non è così. Vedrai che tutto si risolverà. Un abbraccio

  3. Da quando ho lasciato il mio ragazzo storico non ho fatto più sesso. Ho frequentato altre persone ma non sono mai arrivata a quel punto. Non sono bellissima svestita, ho svariati problemi di peluria che non sto riuscendo a risolvere e altri problemi intimi. Il mio ex mi amava così come ero, ci stavo insieme dalle medie. Tra i nuovi ragazzi che ho frequentato invece quando uno di loro mi ha visto svestita non ha più voluto fare l’amore( non me l’ha detto chiaramente, ma poi è sparito).
    Da un anno frequento una persona a distanza, ci siamo visti parecchie volte e come è giusto che sia vuole anche approfondire in quel senso. Io rifiuto tutte le volte, ma ho paura.
    Paura di deluderlo, e di stare male qualora dovesse dirmi anche lui qualcosa.
    Scusatemi l’argomento, avevo bisogno di sfogarmi

    1. Non devi chiedere scusa per l’argomento, ma chiedere scusa a te stessa ogni qualvolta ti giudichi in maniera così severa. Tu sei bellissima sempre, a prescindere dalle imperfezioni che tu giudichi tali; chi non ti ha apprezzato perché si è soffermato solo sull’estetica, non era la persona giusta per te, perché eravate su piani completamente diversi. Se pensi che con questa persona che frequenti ne valga la pena, rischia e approfondisci in quel senso, ma andrà bene se sarai la prima a lasciare andare questi pensieri negativi. Buona fortuna ❤️

  4. Ciao a tutti, sono sempre stato uno che credeva che fare la cosa giusta gli avrebbe portato amore, felicitá, serenitá, ma poi la vita mi ha spiegato che no, non ci sono premi, che quello che fai sei tu a deciderlo e che non devi aspettarti nulla. E allora sono crollato, tutto è crollato in me. Come un palazzo che sprofonda su un terreno fragile, sono andato in pezzi. E da li ho provato con terapia e cambi drastici nella mia vita a ricominciare, senza piú la speranza di un futuro illusorio, ma cercando di mantenere i piedi per terra. Non è facile sapete. Alla fine sto capendo che questo mondo io non lo capisco, che le persone sono troppo complesse, non parlano, non vogliono farsi conoscere, e quando trovo qualcuno che mi capisce e che io “riconosco”, è sempre una persona che ha avuto grandi dolori nella vita, e spesso finisco per innamorarmene perdutamente, credendo che la forza dell’amore possa in qualche modo aggiungere consapevolezza, riparare, curare ciò che deve essere curato, ed in fine liberare verso una vita felice, mia e della persona amata. Ma finisce sempre malino…..
    Credo nelle favole lo so, la vita è un casino, ma anche dopo aver sofferto, dopo che mi sento perso, dopo un “addio che pensavo fosse un ciao a presto”, mi cucio le ferite, mi nascondo come gli animali feriti, e vado avanti, ma giuro, è sempre piú dura! Ho 50 anni, e me ne sento 80, sorrido quando invece dentro muoio, continuo ad esserci per gli amici e le persone care, ma poi, la sera, sul letto a volte spero di non svegliarmi domani, a volte penso questo ed è tristissimo….

    1. La verità è che nulla è per sempre, anche il nostro dolore che ormai è diventato come una droga di cui ne siamo diventati dipendenti.
      Perché anticipare il non svegliarsi domani, un giorno presto tardi questo avverrà per tutti, te compreso. Mi sono vittimizzata per anni, certo avevo le mie ragioni come le hai tu, magari in modo diverso perché ognuno di noi affronta e percepisce il dolore e l’ingiustizia a modo suo! Dal momento che facciamo le cose per un nostro tornaconto personale tipo coloro che credono in Dio e nella chiesa pensando che in cambio un giorno possano ottenere il paradiso, questo non porta a nulla se non all’autodistruzione aspettando una riconoscenza che non arriverà mai, perché c’è un vizio di fondo; il tornaconto personale eo comunque l’attesa di un’eventuale ricompensa. Ciò che facciamo riguarda noi stessi, viene fatto per noi stessi, punto. Poi gli altri che direttamente o indirettamente ne traggano beneficio questo non può far altro che renderci felici e non tristi perché questa fantomatico riconoscimento non arriva! Eh ma me lo merito, certo, ogni essere umano merita gratitudine, rispetto e considerazione. Ma il premio sei tu, è la tua persona! Non sei obbligato ad apprezzarti ad amarti, a riconoscere il meglio di te, però non puoi pretendere devo pensare che gli altri invece lo siano. Tu vali e sei importante a prescindere dagli altri eo dalla loro convalidazione.

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